Ivano Tonoli: “Serve un autentico rispetto verso il prossimo…”
Il segretario di Unione Cattolica: “Considerando la fratellanza e l’umanità basi fondanti della nostra società, ma è indispensabile contestualmente una lotta senza alcuna pietà contro la delinquenza e l’illegalità”.
Gli attuali partiti al governo, invece di governare il Paese, hanno creato una mostruosa macchina da guerra mediatica, in particolare sui social network, con l’intento chirurgico e scientifico di infangare e distruggere la reputazione del “nemico” di turno, amplificando l’odio sociale contro gli immigrati, i diversi.
Ricordiamo che facebook un mese fa ha oscurato siti che erano stati costruiti per tale funzione dal M5S e dalla Lega con un seguito di 3.000.000 di Italiani plagiati e invasati a dovere.
Il web è stato inondato da questi professionisti della sventura e della disinformazione per creare “fango” con attacchi strumentali per disintegrare la reputazione e i diritti di persone per la loro sola appartenenza a partiti politici concorrenti o per la loro provenienza geografica o per aver manifestato dissenso al governo anche in ambito giornalistico o nel mondo civile e imprenditoriale.
Crediamo fermamente che vi sia stata una pianificazione che ha amplificato in modo strumentale messaggi di odio sistematico nei confronti degli immigrati dando l’idea che tutti siano pericolosi per la convivenza sociale, che non rispetterebbero le nostre leggi, che non rappresenterebbero una risorsa economica per il Paese, ma un danno se non il solo esclusivo problema italiano. Follia pura!
Questa disinformazione può far ottenere tanti voti immediati, ma se ci guardiamo indietro la quasi totalità delle dittature e le pulizie etniche hanno avuto inizio con gli stessi attacchi sistematici contro nemici e avversari politici e con l’inneggiamento continuo del razzismo e dell’odio, per poi arrivare sistematicamente a colpire anche coloro che erano inizialmente a favore del regime di turno.
Ebbene si, oggi hanno molto consenso questi partiti specializzati nella distruzione sociale, nella mancanza del rispetto verso il prossimo, utilizzando la disinformazione sui social, che oramai è arrivata a livelli inaccettabili, un attacco violento e vergognoso contro la dignità umana.
Per il progetto di aumentare il gradimento elettorale, diventa così essenziale un decreto sicurezza che non migliora la sicurezza e che non aiuta la protezione e la tutela di tutti i cittadini, che preserva la legalità ma soltanto trasforma la permanenza degli immigrati richiedenti asilo politico, in un lager per 180 giorni – 6 mesi con costi altissimi per i contribuenti italiani e senza che possano avere assistenza, formazione, senza possibilità di integrazione e di sbocchi occupazionali, come afferma la Caritas.
Non viene data alcuna possibilità alle iniziative degli organismi di volontariato adibiti all’integrazione dei migranti, nonostante vi sia una continua richiesta di lavoro in vari settori economici del Paese, per costringere questi malcapitati a girovagare per le strade e senza assistenza, nella disperazione e con il rischio concreto che davvero possano delinquere e diventare una bomba sociale fuori controllo.
E’ evidente che questo è studiato a tavolino: un immigrato che delinque è lo strumento migliore per la propaganda politica di chi non sa dare risposte ad un problema di proporzione planetaria dove la Chiesa da tempo cerca di fornire un contributo concreto.
In questo decreto è un peccato che vi sia il vuoto assoluto per provvedimenti rivolti alla sicurezza dei cittadini come: un piano organico contro la mafia e la corruzione come enunciato dal magistrato Gratteri e il contrasto vero della microcriminalità con il maggior utilizzo di telecamere che proteggano i cittadini e scoraggino i criminali; norme che diano pene certe e severe e risarciscano subito le vittime dei crimini per il danno subito a livello economico.
In un’ottica meramente propagandistica e opportunistica, questi costruttori del potere fine a se stesso agiscono strategicamente contro le Istituzioni, la pacifica convivenza e il rispetto reciproco, contro la Dottrina sociale della Chiesa, la Costituzione, la crescita armonica e solidale del Paese, e non per il benessere generalizzato degli Italiani e per il bene comune, ma per il proprio interesse. Il tutto con l’aggravante che, in questo clima torpido, i due capi partito hanno pensato che dovessero essere messi in atto attacchi contro la Chiesa Cattolica, nella sua espressione in Italia la Conferenza Episcopale Italiana, confondendo le funzioni degli uni e degli altri, paventando invasioni di campo senza la benché minima cognizione di causa del mondo Cattolico, delle Istituzioni che lo regolano e di ciò che davvero rappresentano per il Popolo italiano.
Così si attacca sistematicamente Papa Francesco per il suo appoggio incondizionato verso i poveri e gli immigrati, che è la sua mission visto il ruolo che ricopre nel Mondo, con riunioni vergognose e strumentali avvenute a inizio anno tra Salvini e il cardinale Burke, in disprezzo del Pontefice e con l’intento nemmeno velato di richiedere le dimissioni immediate dello stesso.
Attacchi ignominiosi che proseguono quando Salvini e Di Maio demonizzano la Conferenza episcopale Italiana solo per il fatto che il suo Presidente Bassetti si sia permesso, a difesa del terzo settore, di richiedere di non raddoppiare l’imposta Ires delle organizzazioni no profit: aumento inserito nella manovra economica del governo e che sottrae risorse preziose per la tutela di tutte quelle persone assistite ed aiutate da migliaia di istituzioni senza fini di lucro che coprono uno spettro enorme di bisogni ed esigenze, da quelle ambientali a quelle sanitarie, da quelle di supporto alla coesione sociale e di contrasto alla povertà a quelle ricreative, culturali ed educative.
Informiamo i disinformati Salvini e Di Maio che non basta promettere, in campagna elettorale, che saranno 550.000 i rimpatri da farsi in pochi mesi, inattuabili e a costi stratosferici (da € 4.000 a € 10.000 cadauno), salvo poi giustificarsi che non si può e che non sono stati fatti, dai precedenti governi, gli accordi bilaterali con i paesi di origine. Ma in un anno quanti ne hanno fatti? Poche migliaia.
La Chiesa capisce ed Unione Cattolica fa propria la disperazione di una madre e di un padre che raccomandano al proprio figlio di essere prudente e di stare attento, sia esso proveniente dall’Africa o dal Medio oriente o da altre zone geografiche del mondo, che decidono per lui di programmare con grandi sacrifici un viaggio definito della “speranza” in Europa investendo i risparmi di una vita. Mentre poi quello stesso ragazzo si ritrova in una trappola in Libia sotto tortura o in mezzo al mare in un barcone di fortuna , con imbarcazioni adibite al salvataggio dislocate a pochi chilometri ma per le quali nessuno interviene a salvare vite umane per motivazioni di Stato.
Questo non ci ricorda qualcosa? Forse ci dimentichiamo che siamo stati un popolo di migranti? Laddove gli italiani sono migrati hanno creato il benessere del paese ospitante, perché non dobbiamo credere che possa succedere anche in Italia? Il 20% di coloro che partono dalla Libia muoiono in mare con un aumento vertiginoso di questo dato nell’ultimo anno nelle sofferenze più totali nell’agonia più terrificante, con un dolore impossibile da sostenere per genitori e per intere famiglie che vengono annientate. Certamente se quel ragazzo fosse arrivato in Italia, sarebbe stato una risorsa per il Paese.
Nell’ottica del calo demografico nazionale, a causa anche dell’assenza di una seria politica governativa per la famiglia, la continua desertificazione dei Comuni, che è una causa della crisi economica, potrebbe essere contrastata valorizzando e responsabilizzando quei migranti che hanno avuto la possibilità di integrarsi, che fatturano decine di miliardi e contribuiscono al mantenimento del sistema pensionistico Italiano; ma nessuno può dirlo perché sarebbe contrario al pensiero dominante che segue solo il plauso elettorale.
Il nostro partito Unione Cattolica ritiene orgogliosamente che per ridare benessere all’Italia , come dice giustamente la CEI, bisogna ridurre gli strappi e le diseguaglianza sociali, deve essere attuata con una politica nel medio periodo in grado di ricreare le condizioni per la crescita, per il rilancio della piccola e media impresa, con politiche per la famiglia naturale e per la natalità, comprendendo l’inserimento ordinato dei migranti che debbono venire formati dallo Stato per inserirsi dignitosamente e armonicamente nel mercato del lavoro rappresentando una formidabile opportunità per rilanciare il sistema Paese.
Al riguardo l’avvocato Domenico Zampelli, che è un altissimo dirigente del partito Unione Cattolica é stato premiato presso il Palazzo della Regione Veneto a Venezia nella suggestiva cornice della sala del Leone d’oro insieme ad autorevoli esponenti della cultura, dell’imprenditoria e delle professioni con una targa speciale del Leone d’oro di Venezia per il suo massimale impegno per l’integrazione.
Al riguardo lo stesso avvocato dichiara:
“Ho avuto l’onore di essere premiato quale riconoscimento del mio impegno nella difesa degli interessi dei più deboli, dei disabili, dei migranti e per il mio impegno massimale di supporto agli imprenditori e lavoratori, molte volte oppressi da un sistema burocratico e legale di difficile comprensione nel rispetto dell’etica e della dottrina sociale della Chiesa”.
Ricordiamo che l’avvocato Zampelli, oltre ad essere consulente legale del partito Unione Cattolica, é considerato tra i massimi esperti in Italia nel campo dei diritti umani, con particolare riferimento al tema, attuale quanto mai delicato, del diritto dell’immigrazione, in cui ho pubblicato molti lavori su questa complessa materia improntati ad un senso di equilibrio che unisce la sensibilità nei riguardi degli esseri umani che aspirano a una vita più dignitosa e alla contestuale attenzione per l’evoluzione della normativa su questo tema delicatissimo.
E ultima le proprie considerazioni dicendo: “I parlamentari nazionali ed europei dovrebbero riflettere sulla necessità di un approccio finalmente organico e complessivo con accordi Internazionali mirati per risolvere il problema tutelando i migranti le loro vite e dar seguito alle loro speranze, unito alla creazione di corridoi umanitari sull’esempio di quelli attivati dalla Comunità di Sant’Egidio, nell’intento primario di raccogliere l’appello di papa Francesco: i migranti sono prima di tutto persone umane, oggi simbolo di tutti gli scartati della società globalizzata”.
Per questo l’avvocato Zampelli merita il nostro applauso. Più forte ancora.
Nella dottrina sociale della chiesa si trova la strada del nostro futuro, perché la Politica è Dottrina.